Etica e Finanza, ne parlano la Banca BTM e il Gruppo Cassa Centrale

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La Banca Territori del Monviso (BTM) ha parlato di Etica e Finanza al workshop “Investire nel futuro senza dimenticare il presente”, organizzato in collaborazione con il Gruppo Cassa Centrale (i.r.)

btm cassa centrale
Un’immagine dell’evento organizzato dalla BTM con il Gruppo Cassa Centrale, dedicato a Etica e Finanza

“Investire nel futuro senza dimenticare il presente”: questo il titolo del convegno organizzato dalla BTM – Banca Territori del Monviso in collaborazione con il Gruppo Cassa Centrale Banca e la boutique d’investimento Niche Asset Management con sede nella “City” e gestore, tra gli altri, di uno dei più performanti fondi etici globali, con approccio value, proposto da Banca BTM in partnership con NEF Investments.

L’evento, riservato alla clientela di Banca Territori del Monviso, è andato sold out in pochi giorni, visto l’interesse da parte degli investitori clienti ai temi di attualità in ambito di Sostenibilità ed Etica, anche nel comparto Finanza.

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Mauro Benedetti, responsabile Servizi di investimento BTM, il collega Gianluca Filippi, responsabile Commerciale Finanza e Bancassicurazione del Gruppo Cassa Centrale e Massimo Baggiani, Chief Investment Officer di Niche, hanno illustrato i cambiamenti che hanno interessato il mondo della Finanza negli ultimi anni, in particolare la crescita del comparto etico e della finanza sostenibile.

I fondi etici NEF proposti da BTM e presentati durante l’incontro investono nei trends di fondo dell’economia, selezionando le società che si sono impegnate a raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile previsti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

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L’apertura lavori è stata affidata al presidente BTM Alberto Osenda mentre il direttore generale Luca Murazzano ha chiuso l’incontro raccogliendo le suggestioni emerse nel workshop e portandone a sintesi i contenuti.

Il futuro del pianeta e la sostenibilità del nostro agire sono temi strettamente connessi e rappresentano le sfide più importanti che tutti dobbiamo porci. Le Banche di Credito Cooperativo hanno l’etica nel proprio DNA e il fatto di trasporre questo modo di essere nel sostenere l’economia dei territori e nel modo di investire è naturale conseguenza della nostra natura”, commenta il presidente Osenda.

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L’evento ha visto la partecipazione attiva dei numerosi ospiti, che hanno sottoposto diverse domande ai prestigiosi relatori, rara occasione per i clienti di confrontarsi direttamente con gestori di alto standing professionale.

Il Gruppo Cassa Centrale ha da poco presentato la Dichiarazione consolidata di carattere Non Finanziario (DNF) che rendiconta il progressivo impegno del Gruppo, nell’esercizio 2022, verso i portatori di interesse (stakeholder) nelle tematiche ambientali, sociali e di governo (Environment, Social, Governance – ESG) –commenta Gianluca Filippi- Sulle varie tematiche citate, rilevano per importanza: l’attenzione verso le Comunità, l’Ambiente, le persone, i soci e i clienti. La Finanza può essere un acceleratore della transizione ecologica in atto e l’investitore con le sue scelte può contribuire a sostenere questo percorso di attenzione nei confronti delle tematiche di sostenibilità e etica per imprese e governi su cui si deve investire”.

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Aggiunge Mauro Benedetti, responsabile dei Servizi di Investimento BTM: “Con i fondi comuni e comparti etici puntiamo a dare valore ai risparmi dei clienti, investendo solo in settori e realtà che rispettano determinati criteri in materia di tutela dell’ambiente, diritti umani e buon governo aziendale. Sono stati individuati sette trends: infrastrutture, mobilità, medicina, materiali, finanza, alimentazione e comunicazione. Su questi si è andati a valutare quali aziende hanno un effetto positivo, in ciascun trend, sugli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dalle Nazioni Unite per il 2030”.

La risposta positiva dei clienti BTM testimonia come la scelta di investire in un comparto etico non solo esprime un atteggiamento responsabile da parte del risparmiatore, ma appare, nel lungo termine, quella con migliori prospettive -sottolinea infine Luca Murazzano- Le aziende che adottano principi di sostenibilità, così come gli Stati con una normativa più rigorosa sui diritti del lavoro, risulteranno infatti, in futuro, strutturalmente avvantaggiati in termini di competitività e affidabilità”.

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