Carignano contro le zanzare: approvato il piano di fattibilità

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Il Comune di Carignano ha approvato il piano di fattibilità del progetto per la lotta alle zanzare.

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Carignano contro le zanzare: approvato il piano di fattibilità

Il Comune di Carignano ha approvato nei giorni scorsi il piano di fattibilità del progetto di  lotta contro le zanzare, rilanciato anche quest’anno in altre cittadine del Carmagnolese, tra cui Carmagnola, La Loggia, Santena, Piobesi, PoirinoVillastelloneVinovo.

Scopo principale dell’iniziativa è quello di contrastare la proliferazione di questi insetti e, nello specifico, della zanzara tigre, che ad oggi rappresenta “il principale problema in termini di molestia“, della zanzara comune, della zanzara da risaia, per la quale “i territori di progetto non sono i più appetibili” e della Aedes japonicus e Aedes koreicus, specie segnalate recentemente e attualmente in espansione.

La lotta avviene attraverso tre differenti operazioni: il monitoraggio, il trattamento e la sensibilizzazione dei cittadini.

Attraverso il monitoraggio è possibile registrare le popolazioni alate e larvali, dando la priorità alla zanzara tigre e alle nuove comparse delle specie coreane e giapponesi, al fine di “saper dirigere con maggiore precisione ed efficacia le azioni di lotta“.

A Carignano, per le specie alate è previsto l’utilizzo bisettimanale di una trappola attrattiva, mentre per le larve l’analisi ha luogo mediante l’osservazione diretta e prelievi di campioni d’acqua: entrambi gli interventi sono previsti da maggio fino alla metà di ottobre.

A essere monitorate sono poi anche le uova delle zanzare tigri, grazie al posizionamento di stecchette di rilevamento in masonite all’interno delle otto ovitrappole, localizzate in Carignano: l’intervento avverrà ogni due settimane e consta di circa dieci o dodici cicli totali, dall’ultima settimana di maggio a fine ottobre.

Carignano, relazione conclusiva per il progetto di lotta alle zanzare

Per quanto riguarda i trattamenti e la rimozione dei focolai nel contesto pubblico, si agisce in modo diverso a seconda della presenza di un ambiente rurale o urbano. Nel primo caso, si interviene con un prodotto larvicida granulare che presenta un basso profilo tossicologico. Al contrario, nel suolo urbano, si procede in accordo con l’Amministrazione Comunale: di solito resta comunque preferibile la rimozione del focolaio, ma, in caso di centri di propagazione irremovibili, è necessario ricorrere a sostanze chimiche.

Infine, con manifestazioni serali di pubblico interesse, si può fare ricorso a trattamenti adulticidi, larvo-adulticidi o semplicemente larvicidi, per l'”abbattimento di una popolazione di zanzare adulte piuttosto consistente o di microfocolai molto numerosi e dispersi“.

Da non dimenticare è poi l’operazione di sensibilizzazione verso la cittadinanza che deve avvenire tramite ordinanze comunali sui corretti comportamenti, campagne informative condotte su diversi canali e interventi nelle scuole.

Coloro che desiderano avere maggiori informazioni sul progetto possono vonsultare l’albo pretorio del Comune.

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