Covid-19: il caso di Piobesi e le parole del sindaco Fiorenzo Demichelis

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A Piobesi Torinese si registra un aumento costante dei casi Covid-19: oggi è il Comune più colpito del Carmagnolese, con più di 3 positivi ogni 100 abitanti. Il sindaco Fiorenzo Demichelis aggiorna i cittadini sulla situazione e ricorda il rispetto delle norme.

Piobesi covid 19
A Piobesi salgono i contagi legati al Covid-19: ora si registrano oltre 3 positivi ogni 100 abitanti.

Salgono i contagi di Covid-19 a Piobesi Torinese: secondo il bollettino diffuso dal sindaco Fiorenzo Demichelis oggi, domenica 8 novembre, i casi positivi ammontano a 113.

Nell’area del Carmagnolese è il paese con il peggiore indice di cittadini positivi al virus in rapporto al numero di abitanti: sono infatti più di 3 ogni 100 abitanti.

Oltre 2.300 contagi Covid-19 nel Carmagnolese, 552 in città

Sindaco, ci sono stati occasioni o eventi che possono avere scatenato focolai? Oppure la responsabilità dell’aumento dei casi è legata a uno scarso rispetto delle norme anti-Covid?
Momenti pubblici di aggregazione nel paese non ci sono più stati, a partire dall’ultima settimana di settembre, in occasione della Sagra del Pane, quindi i suoi effetti sono già finiti. Dall’elenco che mi viene fornito, le famiglie che ora si trovano in quarantena sono tranquille. Immagino che l’aumento dei contagi sia legato alla scuola e al tipo di lavoro che i cittadini positivi fanno: ci sono alcuni infermieri, che sono in costante contatti con i malati; ci sono badanti, che vivono in famiglia e che quindi vengono contagiate. Ci sono anche famiglie numerose, in cui il contagio si allarga a macchia d’olio.

Piobesi si trova al quinto livello su cinque di allerta regionale. Cosa potrebbe succedere se il paese continuasse a registrare questa crescita di contagi? Potrebbero esserci restrizioni locali oltre a quelle previste dalla zona rossa del Piemonte?
Se ci saranno altre restrizioni immagino che verranno applicate a livello regionale a tutta la zona rossa. Per quanto riguarda Piobesi, non ci sono punti particolari in cui si creano assembramenti: sia per la stagione fredda, sia per il coprifuoco nazionale le occasioni di ritrovo sono diminuiti. Restano aperti i parco giochi e i cimiteri: se il quadro peggiorasse molto potremmo decidere di chiuderli in autonomia, ma per ora il camposanto è un luogo sicuro, e in una situazione come questa preferiamo che sia aperto per chi ha perso i propri cari e non ha potuto salutarli in maniera adeguata. 

Il bollettino parla di più di cento contagiati. Ci sono informazioni più precise?
La maggior parte dei cittadini positivi è asintomatica, gli ospedalizzati sono pochi, meno di dieci: la maggior parte dei contagiati si trova a casa. Purtroppo si registrano due decessi. La situazione nella casa di riposo è invece migliorata: tutti gli ospiti della struttura che erano positivi sono guariti e stanno bene.

Cosa vuole comunicare ai cittadini?
Chiedo che vengano rispettate e seguite le disposizioni nazionali e regionali per limitare al minimo il contagio. Ci sono ancora persone che si muovono come se non fossimo in una situazione di emergenza: è vero che le mascherine vengono sempre indossate, ma si formano capannelli che sarebbe meglio evitare. Bisogna prestare la massima attenzione in questo momento.