Didattica a distanza: l’Amministrazione vinovese scrive al presidente Cirio

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L’Amministrazione comunale di Vinovo ha scritto una lettera al presidente della regione Alberto Cirio per sottolineare i disagi delle didattica a distanza

Il sindaco di Vinovo Gianfranco Guerrini

A sostegno di una lettera inviata da numerose famiglie vinovesi agli enti regionali, anche l’Amministrazione comunale ha scritto al presidente Alberto Cirio per sottolineare i problemi creati dalla didattica a distanza e dalla totale chiusura delle scuole.

La scelta di chiudere le scuole colpisce in maniera violenta i più deboli, quelli che, per diverse ragioni, non hanno gli strumenti necessari per affrontare la situazione: non tutti hanno infatti un luogo silenzioso e consono all’apprendimento, bande larghe a sufficienza per sostenere tre o più videoconferenze in contemporanea, genitori che possono assentarsi dal lavoro o nonni in grado di gestire piattaforme online –spiegano i più di 600 genitori firmatari della lettera- La forbice della disuguaglianza si amplierà ulteriormente a danno dei meno fortunati”. 

Il sindaco di Vinovo Gianfranco Guerrini sottolinea invece, nella sua lettera, tutti i lavori eseguiti dal Comune per rendere le scuole idonee alle normative per il contenimento del contagio da Covid-19: “Durante l’estate per garantire la didattica in presenza sono stati realizzati dal Comune interventi molto importanti per adeguare spazi e servizi alle regole richieste; la dirigente del nostro comprensivo e tutto il personale della scuola si sono impegnati costantemente per l’applicazione delle regole che prevedono distanziamento e tutte le altre azioni necessarie a ridurre il rischio di contagio”. 

Al momento all’Istituto comprensivo di Vinovo, come da ordinanza regionale, sono stati sospesi i servizi educativi per l’infanzia e anche i bambini della scuola primaria svolgono le lezioni in didattica a distanza. Soltanto gli alunni portatori di handicap continuano a frequentare la scuola con un minimo di ore in presenza.

Privando i bambini della scuola, li priviamo della più grande occasione di poter immaginare
un futuroconcludono i genitori- Non vogliamo tacere di fronte all’ennesima ingiustizia perpetrata ai danni dei più fragili e di fronte a un Governo che non ha mai scelto l’istruzione quale priorità assoluta: per questo vi chiediamo di riaprire le scuole, con modalità che garantiscano la sicurezza di tutti, bambini, insegnanti, personale ATA e dirigente, rispettando così uno dei diritti fondamentali sanciti dalla nostra Costituzione.