Come scegliere la lente di ingrandimento che fa per te
Oggi parliamo della lente di ingrandimento: uno strumento che tutti abbiamo visto (almeno una volta in televisione, in mano a qualche detective), ma non tutti hanno avuto occasione di usare.
Se rientri nella seconda categoria, ti stupirà scoprire che esistono tanti tipi di lente di ingrandimento, ognuno con caratteristiche e capacità diverse. Insomma, durante la scelta di questo strumento, bisogna sapere come funziona per evitare di acquistare una lente di ingrandimento che non si addice al lavoro per cui intendi usarla.
Qui di seguito trovi i punti su cui concentrarti.
Tipi principali di lente di ingrandimento
La lente di ingrandimento “classica” è costituita da una lente circondata da una cornice che è a sua volta collegata a un manico. Questo modello è ideale per leggere.
Le lenti di ingrandimento “da tavolo” si utilizzano quando si ha bisogno di avere entrambe le mani libere. Presentano una base d’appoggio e un collo regolabile alla cui estremità è collegata la cornice che sorregge la lente.
Simile alla precedente, ma molto più attrezzata, è la lente “terza mano” che è stata creata appositamente per la saldatura. Ha dei braccetti snodabili per fissare i componenti elettronici e un supporto per il saldatore. Questo modello è più complesso da usare ed è spesso usato durante i corsi di formazione professionale.
Esistono anche lenti di ingrandimento fatte a maschera e occhiali. Quelli con lenti più piccole vengono usate da orologiai e gioiellieri, mentre quelli con lenti più grandi sono ottimi per cucire.
Diametro della lente e potere d’ingrandimento
Per poter scegliere la lente di ingrandimento più adatta alle tue esigenze è necessario capire il rapporto che intercorre tra il diametro della lente, la lunghezza focale e il suo potere d’ingrandimento.
Il potere d’ingrandimento si misura in diottrie. Spesso, però, sulle confezioni questo valore viene indicato con un numero seguito da una “x”. Maggiore è il numero, maggiore è l’aumento delle dimensioni apparenti di un oggetto osservato attraverso lo strumento. Esiste una formula per risalire alle diottrie. Ad esempio, una lente di ingrandimento 2X ha un potere di ingrandimento di 4 diottrie. Ecco la formula: 4 x (“numero X” – 1).
Inoltre, bisogna considerare anche la lunghezza focale di una lente, cioè la distanza massima per cui la lente riesce a mostrare un’immagine ingrandita dell’oggetto chiara e leggibile.
C’è una correlazione tra questi tre valori che deve essere tenuta in considerazione quando si decide di acquistare una lente di ingrandimento: minore è il diametro della lente, maggiore è il suo potere di ingrandimento. Maggiore è il potere di ingrandimento, minore è la sua lunghezza focale.
Ad esempio, una lente con un diametro di 120 mm ha un ingrandimento di 4X e una lunghezza focale di 250 mm. Una lente con un diametro di 30 mm ha un ingrandimento di 10X e una lunghezza focale di 40 mm. Proprio per questo, come abbiamo visto prima, gli occhiali da gioielliere (con lenti piccole) devono essere avvicinati molto all’oggetto che si osserva, mentre quelli da cucito hanno lenti più grandi per poter lavorare a una distanza confortevole.
Materiale della lente di ingrandimento
Una moderna lente di ingrandimento può essere realizzata in vetro, plastica acrilica o fibra ottica polimerica.
Le lenti di vetro sono pesanti e il loro peso aumenta all’aumentare delle diottrie di cui si ha bisogno. Di contro, offrono un’immagine chiara e sono resistenti.
La fibra ottica polimerica è molto più leggera del vetro, ma anche più delicata: si graffia facilmente e si ingiallisce con il passare del tempo. Per evitarne l’usura è bene assicurarsi che queste lenti abbiano un rivestimento protettivo.
Una lente di ingrandimento in plastica acrilica è più economica delle due opzioni precedenti. È leggera e, a differenza del vetro, non si appanna. È anche molto resistente ai graffi e, in caso di caduta, non va in frantumi. Lo svantaggio principale della plastica acrilica è l’immagine poco definita che permette di ottenere.
