Carmagnola: tornano in presenza anche i Testimoni di Geova

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Dopo due anni di pandemia, i Testimoni di Geova riaprono la Sala del Regno di via Luda a Carmagnola, riprendendo a celebrare riunioni in presenza.

Dopo due anni di pandemia, i Testimoni di Geova riaprono la Sala del Regno di via Luda a Carmagnola, riprendendo a celebrare riunioni in presenza.
Sono riprese in presenza le riunioni dei Testimoni di Geova, ma non tutte le attività

I Testimoni di Geova di tutto il mondo hanno riaperto i luoghi di culto per partecipare alle riunioni in presenza. In Italia sono state riaperte al pubblico oltre mille Sale del Regno, comprese le 97 del Piemonte, dove si riuniscono circa 22 mila fedeli, di cui 500 nel Carmagnolese; a Carmagnola è stata riaperta la Sala del Regno di via Cesare Luda.

A motivo della pandemia, nei due anni appena trascorsi, tutti i luoghi di culto erano rimasti chiusi e le riunioni religiose trasferite su una piattaforma online a cui potersi collegare da casa con il proprio dispositivo elettronico.

In Piemonte le riunioni in presenza erano sospese dal 6 marzo 2020 per motivi di cautela. L’ingresso è ora nuovamente consentito, seguendo alcune norme fondamentali di sicurezza sanitaria, sulla base del protocollo firmato con il Governo.

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Chi vorrà collegarsi da casa potrà comunque ancora farlo, in quanto continuano anche le dirette online. “Dopo un periodo di test di alcuni mesi che ha prodotto ottimi risultati sia dal punto di vista tecnico che della sicurezza sanitaria, la modalità ibrida è stata estesa a tutti i luoghi di culto in Italia“, spiegano dall’Ufficio Stampa dei Testimoni di Geova.

La riapertura dei luoghi di culto ha generato un grande entusiasmo: non vedevamo l’ora di conoscere di persona tutti coloro che abbiamo visto solo sullo schermo durante i nostri incontri virtuali -aggiunge Daniele Clementi, portavoce per il Piemonte dei Testimoni di GeovaNegli ultimi due anni, nonostante le limitazioni dovute alla pandemia, c’è stato un sorprendente aumento di presenze alle nostre riunioni da parte di giovani, anziani e anche molti che studiano la Bibbia con noi”.

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Non tutte le attività, in verità, hanno ripreso in presenza. L’opera di insegnamento della Bibbia, ad esempio, che in passato veniva svolta a domicilio o in luoghi pubblici, continua a distanza per lettera, telefono e Internet.

Questo garantisce per il momento una maggiore sicurezza per la salute di tutti -spiega Clementi- Vi sono attualmente oltre 100.000 persone in Italia che studiano la Bibbia con i Testimoni di Geova. È evidente dunque che tra le persone c’è ancora un grandissimo bisogno di spiritualità, che molti desiderano soddisfare nonostante la distanza fisica”.

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